Di Probo sappiamo attraverso Svetonio (De grammaticis): nato a Berito (Beirut, Libano) intorno alla metà del primo secolo d.C., dopo aver aspirato al grado di centurione, si dedica agli studi e da un maestro del luogo legge opere di scrittori antichi e ormai dimenticati a Roma.
L’amore per la letteratura antica non lo lascia più: si dedica a testi di Terenzio, Lucrezio, Virgilio e Orazio, leggendoli e chiosandoli. Grammatico, non diede comunque vita a una scuola di grammatica. Non è il Ne viene un esempio di , traendo da loro «un ostinato amore per la letteratura arcaica».
La bellezza della letteratura, dello studio degli antichi e la scoperta di persone, nomi, opere e idee costituiscono una ricchezza senza fine: un tesoro disponibile e da cui attingere sempre.